È il Colfondo dei nostri nonni, il vino della tradizione. A tavola il nonno Aldo portava sempre una bottiglia del suo colfondo, schietto e “ruvido” come le sue mani dopo una giornata di lavoro
- Denominazione: Vino bianco della tradizione
- Tipologia: frizzante secco – tappo corona
- Varietà e provenienza delle uve: uve autoctone del territorio
- Coltivazione: regime biologico
- Vendemmia: uve vendemmiate a mano ad inizio settembre
- Gradazione alcolica: 11% Vol.?
- Zuccheri: quasi assenti (< 1 g/l)
- Caratteristiche organolettiche: colore giallo paglierino con leggere sfumature verdognole?. Al naso emergono note di agrumi e frutta fresca nei primi mesi, sostituiti da profumi più complessi e sentori speziati oltre l’anno dall’imbottigliamento. Emerge anche il caratteristico sentore di crosta di pane e un retrogusto delicatamente amarognolo. In bocca si presenta asciutto, minerale, con una buona acidità.
- Conservazione: da conservare in posizione verticale in luogo buio e fresco. Lasciato maturare almeno 6 mesi dall’imbottigliamento. A differenza degli spumanti, la tipologia del rifermentato si presta a un affinamento in bottiglia più lungo e stupisce nel tempo con evoluzioni interessanti.
- Temperatura di servizio: 8-10° C?
- Come servirlo: per un carattere più deciso, capovolgere la bottiglia per riportare in sospensione i lieviti sul fondo. Per un gusto più delicato, scaraffare il vino, lasciando i lieviti nel fondo della bottiglia. Abbinamenti: ideale con ‘pan e sopressa’, consigliato anche con una pizza gourmet